20111211

La Natività

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Volgo lo sguardo nelle brume
di questa notte tanto attesa,
quando la mia città sul lago,
con tutte le sue luci accese
e tutte le chiese aperte,
con la fiamma delle candele,
che tremula viva nel buio,
respira un poco di speranza.
Allora io mi chiedo trepido:
“Gesù, se non fossi venuto?”
Se Tu non ci avessi insegnato
che tutti si debbano amare,
che chi è ricco, un capo, un potente
sia pari all’umile e al povero,
non avremmo visto la luce.
Tu, nato da un’umile donna,
Tu, che hai dettato la dottrina
della libertà delle anime,
Tu che hai predicato la pace
fino a morire sulla croce
come se fossi un assassino,
stanotte, Gesù, benedici
questo mondo infame e brutale
con una luce celestiale.
Tu, nato in un’umile capanna,
dove entrava il buio e il gelo
da un tetto rotto e sconnesso,
fai, o Gesù, che da domani
nasca una serenità nuova,
illuminando mente e cuore
di quest’umanità perduta.
Fallo, Gesù, e così sia!

da Emilio Montorfano - (Milano)
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