20141224

Bon fèst a tött - (Buone feste a tutti)


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- Versione originale, in lingua brianzola:
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Bon fèst a tött
Bon fèst
ai parent, ai amis
a chi dal paes
a chi stà luntan.
Auguri
A chi futografa
a chi scriv
a chi fà da ’l ben
ai mè pelusètt

e a tött quèi
ca aman i vètt.

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- Giuliana Anzani -
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Traduzione in lingua italiana:

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Buone feste a tutti
Buone feste

ai parenti, agli amici a quelli del paese
a chi sta lontano.
Auguri 
A chi fotografa
a chi scrive
a chi fa del bene
ai miei pelosetti
e a tutti quelli che amano le vette.

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- da Giuliana Anzani - (Albavilla- CO) -


La Vigilia...




- Versione originale - in dialetto comasco -

Ga creduf cari gent che stamattina
gh’eri voeuia dumà de restà in lett?
Minga perché de foeu gh’è giù la brina
e gnanca perché eren dumà i sett,

ma perché senti minga l’emuziun
che sentivum na volta a la vigilia.
Quest’ann a g’ho cume la sensaziun,
de quand ta sa desedet cunt la sveglia.

La crapa insurmentida dal frecass
la cà che par un camp, ma de bataglia,
ul frigor quasi pien de carne e pèss
e ul coeur che voeur capì du’è che sa sbaglia.

Ma forzi sun dree a fass già tropp dumand,
forzi duveria fa finta de nagott,
lasà andà tùtt inscì, ma fina a quand
pasa la festa e finiss anca ul casott.

S.Steven saroo chì che vardi ul mund
di veder apanaa che ta po’ scriv
visin a la mia spusa e in fund in fund
saroo cuntent anmò de pudè viv.

E anca se ul mund l’è minga stu gran che
pensemm che gh’emm almenu la furtùna,
che la matina gh’emm la forza de sta in pè
e che la sira podum anmò vardà la lùna.


                            - Graziano Castoldi -

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- Traduzione in lingua italiana:
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Ci credete signori cari che stamattina
avevo voglia solo di rimanere a letto
Non perché fuori ci fosse la brina
e nemmeno perché erano appena le sette

ma perché non sento l’emozione
cher si sentiva una volta alla vigilia
quest’anno ho la stessa sensazione
di quando ti svegli con la sveglia..

La testa intorpidita dal dolore
la casa che sembra un campo di battaglia
il frigo quasi pieno, di carne e pesce
e il cuore che vorrebbe capire dove si sbaglia.

Ma forse mi sto facendo troppe domande
forse dovrei far finta di niente
lasciar andare tutto così fino a quando
passate le feste finisce anche il caos.

S.Stefano sodò qui a guardare il mondo
dai vetri appannati che ci puoi scrivere
vicino alla mia sposa e in fondo in fondo
sarò contento di poter essere ancora vivo  (di vivere)

E anche se il mondo non è un gran che,
pensiamo che almeno siamo fortunati
di poterci alzare il mattino   (con le nostre gambe)
e la sera poter ancora guardare la luna  (essere in grado di capire e vedere).

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da Graziano Castoldi - (Como)
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20141219

Ricordo il Natale


Salgono dal profondo fresche istantanee
di un Natale d’altre lune.
Parlano di un abete sceso dal bosco
sulla slitta di un papà;
di un presepe che sa di muschio
grattato ai muri della montagna;
di una bimba in preghiera sui banchi
della novena.
Ritorna quel dolce adagio
- sospeso tra volo e un naufragio -
ancora d’amore
che scorre tra i fili del cuore
non importa quanto vento
rimbalza sulle pareti del tempo.
Ed io raminga
- sul sentiero di mezzo inverno -
il pensier mio infrango
nel rosso fiamma
di un Natale bambino.


da Paola Mara De Maestri - (Cosio Valtellino - SO)
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Felice Natale



Fiorisce dicembre
E muta
La filigrana dello spirito
Il canto delle campane
Così grande e dolce
Entra nella mistica dei pensieri

Nell'aria nevosa
Alberi di stelle sublimano
Tenere magie di bellezze
Accendendo di dolcezza
L'amore sciolto nel cuore
Esultiamo: arriva la stella cometa
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da Giovanni De Simone - (Traona - SO)
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La soffitta di Como


Entrando nella soffitta
chiusa alla luce
come una tomba
polverosa e triste
rinserrata da tempo
odorosa di vecchio
colma dei fantasmi
di cose vissute
e abbandonate da tempo,
ho riconosciuto
alla tenue luce
d’una lampada ingiallita,
tra ombre di ricordi
una grande scatola grigia
annerita dal tempo
ormai appicco di tele di ragni..
Dentro, avvolte in carta
ingiallita dagli anni
c’era il mio Natale,
quello degli anni innocenti,
con i ciuffi di muschio
raccolti nel bosco
per fare da prato nel Presepe,
da pascolo a pecorelle di gesso
e per pastori adoranti
C’era la casupola lignea
di Giuseppe e Maria
con il figlioletto nella paglia
e il bue e l’asino,
c’erano i cammelli con i Magi
e, con la sua doratura sbiadita,
la caudata stella cometa.
Chiudendo gli occhi
ho rivisto le mani
delicate e carezzevoli
di mia madre intenta
a disporre le statuine,
delicatamente, con cura.
mentre mi spiegava
il mistero di quella notte
santa e attesa.
Ho chiuso la grande scatola grigia
annerita dagli anni,
ho serrato la soffitta,
lasciandovi il cuore
per ritrovare l’abete
luccicante di bocce
brillanti e colorate
che, però, non conquistano
con i sogni il mio cuore. 
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da Emilio Montorfano - (Milano)
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S. Natale 2014.
Eccoci nuovamente giunti al nostro consueto appuntamento natalizio. 

Siamo qui per accogliere le poesie che tutti insieme 
- come in un grandissimo abbraccio - 
raccoglieremo  affinchè volino attraverso il web,  

portando le immagini ed i pensieri dedicati al nostro Natale Lariano 2014,
... come ad augurare a tutti di vivere la gioia e  la serenità del  S. Natale.
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A tutti voi, in occasione del S. Natale 2014, 
il mio più sentito augurio di tanta serenità. 
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