20111204

... E te ne andavi... (buon Natale, papà...)

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(Il dipinto nell'immagine è dell'Autrice dei versi: "La strada è ancora lunga" - olio a spatola su tela)


... e te ne andavi
in lacrime di pioggia,
riparato dall’ombrello sgangherato
raccoglievi nel freddo delle spalle
il peso degli anni
dall’aspro amaro sapore.

…e passo dopo passo
lungo la vecchia ringhiera
sussurravi al vento gelido
ed alla silente luna
della vita stanca
colma di affanni, di fatica.

... e tendevi un cenno fugace
alla finestra illuminata,
sparivi nel buio
della notte abbandonata
sulla strada deserta.

... e si rincuorava il tuo animo
per la meta vicina,
diventava rifugio la chiave
che apriva lo scrigno
della notte, in solitudine.

Buon Natale, papà!

(A mio papà che il 18 dicembre avrebbe festeggiato il suo compleanno)

da Carla Colombo - (Imbersago - LC)
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Il mio Natale

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C’era un’aria incantata
durante le mattine
del giorno di Natale.
Dopo un ultimo sguardo
al presepe muschioso,
allestito in salotto,
s’era andati a dormire
assai presto nel letto
con le tante domande
della veglia irrequieta
nel buio della notte:
“Verrà stanotte il Gesù,
dolce e ancora bambino,
a portarci i suoi doni?”
“Li avremo meritati?”
“Da dove egli verrà?
Forse dal misterioso
cielo della Vigilia
scenderà con gli angeli;
forse lungo il sentiero
del giardino dormiente
arriverà leggero;
forse in barca dal lago
nel suo alone di luce
verrà fin qui a trovarci?”

La notte trascorreva
con l’ultima preghiera,
poi veniva il risveglio
e, in punta di piedi,
tenendo per la mano
mio fratello piccino
aprivo quella stanza
dove c’era la grotta
con la culla di paglia
in cui stava il Bambino.
e, con gli occhi sbarrati
dalla grande sorpresa,
guardavamo quei doni
che neppure osavamo
soltanto accarezzare,
mentre c’era l’affetto
dolcissimo e caldo
del papà e della mamma.
Se ora ricordo triste
quei bei giorni lontani
nella solitudine
del prossimo Natale,
io riascolto le voci
di quel tempo perduto,
cerco di ritrovare
dentro di me, nel cuore,
le tre persone care
che non ci sono più,
che m’han lasciato solo.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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Il vero Natale

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Il nastro d’asfalto
Color carta da zucchero
Avvolge vite
Incartate di noia
Strette in abitacoli bui.

Forse è questo
Il vero Natale.

Luci intermittenti
Dal bagliore diffuso
- Finte stelle cadute
Appesantite da troppi
Desideri inesauditi –

Frenate improvvise
Finto stupore
Freddo che ghiaccia i pensieri

E un viaggio che sempre prosegue
Da vivere in due...

da Roberta Biaggi - (Legnano - MI)
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Natale nei cuori

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Cammino
e ascolto
dolci melodie
di ricordi lontani,
ammiro vetrine colorate
sapientemente addobbate,
gente infreddolita e frettolosa
alla ricerca di un pacchetto,
giochi di luce
dagli archi medioevali del Broletto
alla platonica caverna annetto.
Osservo e rifletto,
in questo solstizio d'inverno,
su un Natale diverso
dal simbolo
di consumismo sfrenato:
nuova luce nel cuore di ognuno
libera amore in raggi di sorriso
che vibrano nell'Universo
caricato di cosmica
coesione.

da Gianna Binda (Como)
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