20091002

Una magìa di Natale

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Dall'antica chiesetta
del Sasso di Preguda
discende una brezza
d'angeli sospinta
e plasma all'istante
la nebbia opalina
che il Lario accarezza
in magico presepe,
placide le onde ninnano
del bambinel la cuna
tra serti d'agrifoglio
posti costì dal vento
per onorar l'evento,
s'inchinan riverenti
lungo le sponde invece
dei salici piangenti,
di fervide preghiere
lieve è il sussurro
del fiume che scorre
verso foci lontane,
or la vision svanisce
torna l'azzurro
e festoso al cielo sale
il suon delle campane:
è l'alba di Natale.

da Piero Pizzi - (Lecco)
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Notte di Natale

. neve sul lungolago di Como


È una notte fredda,
quieta, silente
di un nuovo Natale,
che lento ha steso,
lievissimo e frale,
un velo di neve
sui rami e sui tetti
e tutti, tutti,
anche nelle contrade
più tristi, infide,
più dolenti, angosciate,
più miserabili
malfamate e guaste
della Terra
pensano al Cristo
che oggi è rinato.
Per una notte
per un giorno
si illudono
che tutto domani
sarà differente
luminoso, pulito
bello, garbato
sereno, pacato,
si sono illusi
che il destino
di ognuno di loro
riserverà momenti
d’una pace nuova
d’amore fin nei recessi
più oscuri e derelitti
di questo Mondo.
Ben venga, ben venga,
anche solo per stanotte,
il Cristo Signore,
ben venga a portare sollievo
almeno nella notte santa
perché domani, alla luce del giorno,
questo nostro pianeta
per sua innata nature
sarà di nuovo
ammorbato, avvelenato
da torpidi ignavi
da ladrocinii continui
da violentatori perversi
da ipocriti sorrisi
da brutali violenze.
da guerre insanabili.
Ma, almeno stanotte,
ben venga tra noi
il Cristo Signore
con la sua pace,
che tutto pervade,
portando il sereno
su questa mia terra,
sul lago che dorme
come in una culla
tra i monti nell’ombra.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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