20111230

Festa di Capodanno a Como

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Nelle tenebre un fuoco
scintille, folgore e stelle cadenti ,
tintinnio di calici , funamboli
giocolieri,danzatrici del ventre.
Balli e larghe sottane
paillettes delle signore
con vistose collane.
Un bimbo s’è addormentato
bocche sporche di cioccolato
La festa irrompe e grida
“Evviva”
un anno se ne va
mentre un altro arriva,
botti, petardi
jazz, rock e Vivaldi
una manciata di coriandoli
attimi d’allegria
festeggiamo all’unisono
il tempo che
vola via...

da Melotti Rossella - (Villa Guardia - CO)
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20111229

Capodanno sul lago

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...Alla Mezzanotte sull’acqua
s’accendono improvvisi riflessi
d’altre lontane stelle,
ognuna s’apre
lasciando volare
un Angelo celeste
profumato d’incenso,
dalle ali rosa antico...

...E di quel colore
si tingono i pesci
sul fondo verde scuro,
mentre vaghi,
...imprendibili suoni nell’aria
danzano la nuova era,
...sul bordo brillante
di calici in festa.

da Manlio Visintini - (Trieste)
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20111227

Un dono speciale (Natale 2011)

immagine composta unendo due fotografie ed un dipinto (olio a spatola su mdf) forniteci dall'Autrice Carla Colombo


Ho raccolto giorno dopo giorno
i sogni infranti di una vita
e con fili d'oro e d'argento
li ho appesi all'albero di Natale

Ho sciolto poi ogni nodo
e riposto con cura
sui rami più alti dell'abete illuminato
i sogni più belli.

Ho intriso al profumo d’amore
e ricamato affetti sinceri
su ogni ramo colmo
di luci color cuore

Ho ritrovato racchiuso in neve d'ovatta
tra sfere di merletti e di trine
i sogni custoditi con cura
oggi esplosi nella gioia

...per un dono speciale d'amore.


da Carla Colombo - (Imbersago - LC)
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20111226

Condividendo gli auguri natalizi di ACARYA - Circolo Poetico di Como

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Ringrazio ANTONIO BIANCHETTI
Presidente del Circolo Poetico ACARYA di Como,
per il suo particolare e creativo augurio "poetico":



lo condivido e diffondo con vivo piacere
a tutti gli amici Lettori di comoinpoesia
ed Autori di larioinpoesia .

Ricambio di cuore a tutti gli Iscritti Acarya,
con l'augurio di un nuovo anno ricco di serenità... e di Poesia.
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Nove lune...ed un bambino - ed è Natale

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Una virgola d’oro
fra ricami di stelle.
Poi, un quarto di luna
che ricorda una culla
ed infine... la luna,
una luna stupenda.
Fasciata da un silenzio
quasi mistico,
sottolinea l’inizio.

Alla decima luna... il miracolo.
"Partorirai con dolore..."
Un dolore saettante,
una grande forza interiore.
Il pianto tenero del bimbo
uscito dal mio grembo,
in sintonia perfetta
col mio pianto di gioia,
è un canto alto d’amore.

da Alfonsina Franzi Santini - (Como)
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20111222

BUON NATALE... a tutti gli Amici e gli Autori di Comoinpoesia/Larioinpoesia



Auguro di cuore
a tutti gli Amici e gli Autori di Larioinpoesia
un sereno, dolcissimo S. Natale:
ricco in emozioni... e poesia.


- luciana bianchi cavalleri


n.d.r.
le pubblicazioni in rete
riprenderanno immediatamente dopo Natale

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Natale sul Lario... con un bimbo, di nome Gesù

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Caro Gesù
che a Natale vieni a noi piccino
sulla scia di una stella
a portarci la tua lieta novella
ti prego rischiara il nostro cuore.
Accendi in noi
nastri di luce e campanelli di pace.
Sotto ogni albero brilli un dono:
per ogni bimbo nel mondo
ghirlande di pane
spicchi di luna
e arcobaleni d’amore.

(Al mio piccolo Gioele, con amore)


da Paola Mara De Maestri - (Cosio Valtellino - SO)

20111220

I sospiri del lago

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Amici di Como, avete mai sentito di notte,
il nostro lago che sospira?

Lo sciacquio monotono,
è all’apparenza tranquillo,
ma in ogni bolla della spuma che si forma
quando ogni piccola onda si infrange a riva,
sono raccolte le storie che ognuno di noi ha vissuto
in ogni ora della giornata appena trascorsa.

Ogni risata, ogni sospiro,
ogni lacrima, ogni pentimento,
ogni spavento, ogni finzione, ogni confessione,
ogni atto di bontà, ogni gesto d’amore,
ogni perdono, ogni ansia, ogni abbandono,
ogni fiducia, ogni tradimento, ogni promessa,
ogni perdita, ogni sussurro, ogni grido,
ogni preghiera, ogni speranza, ogni passione.

Di giorno s’innalzano dal lago per salire nel cielo
e compattandosi formano grosse nubi rosa e grigie
gonfie di lacrime gioiose, o disperate,
sono tutte quelle che non versiamo mai su questa terra,
ma tratteniamo da orgogliosi Comaschi dentro il nostro cuore.

Poi sospinte dalla Breva e dal Tivano fin sul lago
le nuvole liberano la pioggia
che si mescola all’acqua del lago.

Ma tornando con l’onda alla sua madre terra,
l’acquea anima umana si distacca,
e canta la sua storia infinita, da millenni uguale.

Ed è per questo che il lago, di notte,
al posto nostro sospira.

E dai quei sospiri, se resti attento ad ascoltare
ti sembrerà sentire, che ti augura il buon Natale.

da Riccardo Avanzi (Vertemate con Minoprio - CO)
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(stelle di natale)

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freddo vento invernale
mi risospingi
ad ogni passo
e penetri
lentamente

negli occhi
nella pelle

fino ad intirizzirmi
(l'Anima)

e all'improvviso
dal gelo

stelle di Natale
romantiche e silenziose

colorano stanze disadorne
d'amore

fugge lontano
l'attimo desiderato
(a lungo)

non esistono barriere
nella mente bambina
e il presente diventa indefinito
nei corpi, nei volti.
(Non allontanare
le tue mani
dalle mie)

da Cettina Lascia Cirinnà - (Erba - CO)
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20111215

Notte d'Avvento

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Commozione lieve, gioia dolcissima e infinita
- tenerezza sincera ed emozione intensa -
che rinasce, rivive, profondamente ci travolge.

Fermarsi in silenzio, riprenderci per mano,
lasciarci condurre nell’atmosfera dei ricordi
per sempre vivi, ed infinitamente cari…

Quante memorie di Natali, possediamo?

Siamo ricchi, d’amore ricevuto:
radice amata, ceppo ardente,
intatto fuoco dentro i nostri cuori.

Anche quest'anno. Anche stasera.
Stretti, in un abbraccio.
Notte d’Avvento... Avvento di Natale.


© Luciana Bianchi Cavalleri -


- www. comoinpoesia.com

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Per il giorno di Santa Lucia

l'immagine in alto a destra è dell'Autrice Rosa Maria Corti


Lunga è questa notte
e ancor più lunga è la strada...
Bisognosi di giustizia e pace
ci incamminiamo,
lo sguardo rivolto all’orizzonte
alla ricerca d’una stella
che illumini aridi paesaggi,
fragili steli nella morsa del gelo.
Un passo dopo l’altro,
senza perdere la speranza,
in attesa d’un tempo migliore.
Nell’umile capanna ancora
risplende il Suo sorriso
e già il lago riflette il chiarore
d’una nuova alba.

da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)
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20111212

Favola di Natale

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Mi godo questa luce del mattino
distesa come bronzo sulla tela
dei colli, appesa dove l'ombra scioglie
il suo nero vapore dentro il lago.

Lentamente riemergono le barche,
riprendono possesso i loro nomi
nel bianco che sprigiona dalla diga
e accende nuvole sulla dorsale.

Lungo la strada di zucchero a velo
ogni finestra illuminata è favola
di Natale, l'inverno ne contorna
di brina la dolce felicità,
condensa gli attimi intorno alla luce.

E camminare nel chiaro mattino
è condividere questa bontà,
essere uomo tra uomini e donne
che vivono l'attesa e la speranza.

da Daniele Riva - (Paderno d'Adda - LC)
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L'albero di Natale

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Quando arriva
Natale,
nella piazzetta della chiesa,
come ogni anno allestiscono
un
albero fatto di niente,
ma pieno di sentimenti.
Basta palline e
nastrini lucenti..
Mettono l'amore
sulla punta dell'albero
avvolta
da filanti...
Mettono la tranquillità
nelle sfere luminose,
che
coinvolgano l'intera umanità.
Mettono la Fiducia
nella stella
cometa,
che fa trovare,
la strada di casa..
Qualche lungo filare
di lampadine intermittente
perché ci sia cibo per tutta la gente...
Infine il puntale
che da forza alle persone
che hanno bisogno
d'amore...
Il mio sentimento più grande è
la Speranza...
Auguro a
tutti che sulla Terra,
arrivi un giorno senza la guerra.

da Luciana Benedetti - (Faloppio - CO)
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Il camino acceso

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L'ho sempre sognato, fin da bambina.
In una saletta della mia casa,
tra le colline, che ornano il lago di
Como.
Le luci del grande albero a illuminare,
di luce soffusa, la
stanza riscaldata
dalla calda fiamma del camino.
Intorno il silenzio
reso ancor più eloquente
dalle gocce di pioggia
che ultimamente non
pioveva più
sperando che non nevichi
fino a Natale..
Ma con la
fantasia,
sogni un candido manto
a ricoprir la terra.
Neve di Natale,
riparo e complice amico,
del fuoco di un camino,
insieme alla persona
che ami.
Il camino,
fuoco amico dei bambini,
allegro e gioioso,
proprio come loro.

da Luciana Benedetti (Faloppio - CO)
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20111211

La Natività

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Volgo lo sguardo nelle brume
di questa notte tanto attesa,
quando la mia città sul lago,
con tutte le sue luci accese
e tutte le chiese aperte,
con la fiamma delle candele,
che tremula viva nel buio,
respira un poco di speranza.
Allora io mi chiedo trepido:
“Gesù, se non fossi venuto?”
Se Tu non ci avessi insegnato
che tutti si debbano amare,
che chi è ricco, un capo, un potente
sia pari all’umile e al povero,
non avremmo visto la luce.
Tu, nato da un’umile donna,
Tu, che hai dettato la dottrina
della libertà delle anime,
Tu che hai predicato la pace
fino a morire sulla croce
come se fossi un assassino,
stanotte, Gesù, benedici
questo mondo infame e brutale
con una luce celestiale.
Tu, nato in un’umile capanna,
dove entrava il buio e il gelo
da un tetto rotto e sconnesso,
fai, o Gesù, che da domani
nasca una serenità nuova,
illuminando mente e cuore
di quest’umanità perduta.
Fallo, Gesù, e così sia!

da Emilio Montorfano - (Milano)
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Su "MAG" (il magazine de" La Provincia di Como") la pagina di Luca Meneghel dedicata a LARIOINPOESIA e COMOINPOESIA

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Una piacevolissima sorpresa: il mensile "MAG"
ha dedicato una pagina a Larioinpoesia e Comoinpoesia.



Ringrazio LUCA MENEGHEL - autore dell'articolo -
per la curiosità e l'emozione viva che ha saputo trasmettere ai suoi lettori attraverso la sua abile, professionale e sentita presentazione dei nostri due Blog
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20111210

Nascosto è Natale

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Nascosto è Natale
stanco e svogliato
sulle panchine del parco.
Tra foglie secche occhieggia
cercando stupito un senso al suo nome.

Natale...
lo sguardo al cielo
in cerca di una Stella Cometa
confusa tra aerei senza scia.

Le sere compaiono presto
affonda la notte sul lago
si riflette la luna
sfuggita da libri di fiabe.

Suoni di traffico
celano note di cornamusa
che mendicano ascolto
a passanti distratti.

Mille lucine appese sulle strade
affacciate a finestre sbadate
che dietro tendoni colorati
festeggiano con abeti di plastica.

Brucia il camino ardente
scorie di cuori gelati
e diffonde odore dolce
di mandorle e cannella.

Solo un fruscio
tra alberi immobili
crea un impalpabile
battito d’ali...

E’ lui..
Si e’ ricordato di noi..
Per il tempo di uno sbadiglio.

da Luciana Schnyder - (Como)
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20111207

Natale sul Lario

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Arcobaleno variopinto
si scioglie così
mentre si fa sera...
Barca scivola silente,
ultimi sguardi dalla riva
bagnati da emozioni,
così nasce l’amore mio
...sciamante galassia
per quel mondo,
come Nuovo Messiah.

da Manlio Visintini - (Trieste)
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20111206

Capodanno all'Abbazia di Piona


A lode del Signor
s’innalza la badia,
silente il chiostro
induce a mormorar
un padre nostro,
di capodanno il dì
ognuno si soffermi
nel portico romanico
ad contemplar estatico
straordinario affresco
d’antico calendario,
i mesi che presenta
della biblica fatica
son l’eterno affano
di lavorar i campi
anno dopo anno.

da Piero Pizzi - (Lecco)
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20111205

La nascita d'un Amore

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Piste di nero di china
tracciano su innevati
fogli di candido bianco
il racconto di un amore.
Ripercorre la carovana
dei ricordi dell'anima
antichi tratturi
seguendo la stella
che brilla nel cielo
di un destino già scritto.
Ed ecco che agli occhi compare
nel buio dei giorni vissuti
la luce del primo momento
che diede la vita all'amore.

da Pierangelo Giussani - (Cernobbio - CO)
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20111204

... E te ne andavi... (buon Natale, papà...)

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(Il dipinto nell'immagine è dell'Autrice dei versi: "La strada è ancora lunga" - olio a spatola su tela)


... e te ne andavi
in lacrime di pioggia,
riparato dall’ombrello sgangherato
raccoglievi nel freddo delle spalle
il peso degli anni
dall’aspro amaro sapore.

…e passo dopo passo
lungo la vecchia ringhiera
sussurravi al vento gelido
ed alla silente luna
della vita stanca
colma di affanni, di fatica.

... e tendevi un cenno fugace
alla finestra illuminata,
sparivi nel buio
della notte abbandonata
sulla strada deserta.

... e si rincuorava il tuo animo
per la meta vicina,
diventava rifugio la chiave
che apriva lo scrigno
della notte, in solitudine.

Buon Natale, papà!

(A mio papà che il 18 dicembre avrebbe festeggiato il suo compleanno)

da Carla Colombo - (Imbersago - LC)
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Il mio Natale

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C’era un’aria incantata
durante le mattine
del giorno di Natale.
Dopo un ultimo sguardo
al presepe muschioso,
allestito in salotto,
s’era andati a dormire
assai presto nel letto
con le tante domande
della veglia irrequieta
nel buio della notte:
“Verrà stanotte il Gesù,
dolce e ancora bambino,
a portarci i suoi doni?”
“Li avremo meritati?”
“Da dove egli verrà?
Forse dal misterioso
cielo della Vigilia
scenderà con gli angeli;
forse lungo il sentiero
del giardino dormiente
arriverà leggero;
forse in barca dal lago
nel suo alone di luce
verrà fin qui a trovarci?”

La notte trascorreva
con l’ultima preghiera,
poi veniva il risveglio
e, in punta di piedi,
tenendo per la mano
mio fratello piccino
aprivo quella stanza
dove c’era la grotta
con la culla di paglia
in cui stava il Bambino.
e, con gli occhi sbarrati
dalla grande sorpresa,
guardavamo quei doni
che neppure osavamo
soltanto accarezzare,
mentre c’era l’affetto
dolcissimo e caldo
del papà e della mamma.
Se ora ricordo triste
quei bei giorni lontani
nella solitudine
del prossimo Natale,
io riascolto le voci
di quel tempo perduto,
cerco di ritrovare
dentro di me, nel cuore,
le tre persone care
che non ci sono più,
che m’han lasciato solo.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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Il vero Natale

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Il nastro d’asfalto
Color carta da zucchero
Avvolge vite
Incartate di noia
Strette in abitacoli bui.

Forse è questo
Il vero Natale.

Luci intermittenti
Dal bagliore diffuso
- Finte stelle cadute
Appesantite da troppi
Desideri inesauditi –

Frenate improvvise
Finto stupore
Freddo che ghiaccia i pensieri

E un viaggio che sempre prosegue
Da vivere in due...

da Roberta Biaggi - (Legnano - MI)
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Natale nei cuori

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Cammino
e ascolto
dolci melodie
di ricordi lontani,
ammiro vetrine colorate
sapientemente addobbate,
gente infreddolita e frettolosa
alla ricerca di un pacchetto,
giochi di luce
dagli archi medioevali del Broletto
alla platonica caverna annetto.
Osservo e rifletto,
in questo solstizio d'inverno,
su un Natale diverso
dal simbolo
di consumismo sfrenato:
nuova luce nel cuore di ognuno
libera amore in raggi di sorriso
che vibrano nell'Universo
caricato di cosmica
coesione.

da Gianna Binda (Como)
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20111203

Notte sul lago

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La notte di tutte le notti
sorse da un tramonto d’oro
e tra i capelli della luna
accolse i fuochi delle stelle e una cometa.
Si avvolse in una luce di seta
si ornò di luccichii da sembrare
il lago al rovescio:
diamanti tanto teneri e cristallini
da attraversare la strada del cuore.
E così, sulla soglia di ogni dolore,
di ogni guerra
di ogni ingiusta espiazione
e disperazioni
si affacciò una risposta.
Qualcuno per un istante bandì l’odio
guardò il vicino con altra pelle come fosse fratello.
Persino chi traboccava fuori dalla storia
la propria fame
negli ipogei malati del mondo
vide sorgere una speranza.
E anche chi possedeva privilegi
e case con l’alto camino di marmo guizzante di ciocchi
turbato si chiese il senso delle cose.
Per un istante,
nell’attimo fatale della mezzanotte,
per una volta tutti parlarono alle stelle
e le stelle parlarono a loro:
una piccola tregua tra cielo e terra
per provarsi a rinascere in cuori perfetti.

da Fortuna Della Porta - (Roma)
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20111201

Betlemme

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Dentro quella grotta
avrei voluto essere
la paglia
dove il suo corpicino
di luce
poggiava e vibrava
di armonia,
speranza dell'umanità intera.

Il sacrificio della sua morte
non sarà vano.
Tutta la terra
ancora trema
e aspetta di rivivere
ogni anno
nel presepe dell'Anima
la gioia dell'attesa.

da Cettina Lascia Cirinnà - (Erba - CO)
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Dicembre

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Ormai è qui dicembre,
per terra c’è il tappeto
delle foglie cadute,
testimoni ingiallite
effimere e disfatte
d’una vita finita
e d’un’altra che giunge.
E tra poco verrà
un turbine di neve
a rivestire l’aria
col suo viso d’incanto
dai grandi occhi d’argento,
con stelline di ghiaccio
che volano e cadono,
vorticano e brillano
per svanire nell’acqua
fredda e bigia del lago,
per ornare di bianco
il bordo della barca
ancorata alla riva,
abbandonata e ferma
come fosse dormiente.
Poi verrà di notte
e nel nevischio il suono
lieto delle campane
di qua e di là del lago
per dire che è il Natale.

da Emilio Montorfano - (Milano)
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