20110103

Orientale lumen - (dedicata al Presepe di Laino - CO)

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A oriente si accese una luce tra tutte la più bella
I tre magi caldei calcolarono la rotta della stella

Matematiche probabili
calcoli variabili
ebbri della polvere della scia
partirono tracciando vie di conoscenza
posando impronte nella terra del Messia
Trovarono il re e la sua potenza
si prostrarono a lui e alla sua sapienza

Ora

il vuoto sfrangia le pareti di una stanza
chino sulla sua insipienza
un mondo in attesa
senza speranza senza giubilo né esultanza

Smarrita
la splendente Stella arcana
offuscata ahimè
da un immagine pagana
che ha il volto sgraziato della befana


(Invio una poesia da me scritta, a commento del presepe annuale di Laino
che da 13 anni viene allestito presso il vecchio lavatoio.)


da Daniela Mazzoni - (Laino - CO)
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20101229

Capodanno.... lariano



Auguro a tutti di cuore un sereno nuovo anno,
nella quotidiana gioia di di continuare, nel tempo,
la splendida condivisione d'intenti e di creatività
che ha dato luce a quest'accogliente e variegato
mondo poetico lariano!

- luciana bianchi cavalleri -

www.comoinpoesia.com
www.larioinpoesia
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20101223

Notte di Vigilia

Ringrazio di cuore tutti gli amici Autori che inviandomi le loro poesie contribuiscono alla creazione di questo piccolo e delizioso angolo di web, espressamente e particolarmente dedicato al nostro Natale (...e capodanno...)lariano.

AUGURO DI CUORE A TUTTI
UN SERENO E LIETO NATALE 2010.


- luciana -


Placide acque, notte cristallina:
un Lario da fiaba, veglia con la stella.

Sconfina il tempo che vasto si dilata
incontro a tempi ed epoche remote:
rivive e sempre ci commuove la novella
che nella lunga veglia, ci accomuna.

E’ baluardo nell’attesa, la luce di cometa:
è traccia di nuovo cammino, è protezione.
E’ vera Vita - è Promessa - è Redenzione.
Ove c’è notte, rinasce la speranza…

Campane e battiti di cuore, in unisono sentire.
Nasce, il Bambino - Il buio della notte, si fa gioia.

© - Luciana Bianchi Cavalleri - Como, dicembre 2010
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Vigilia lariana

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S’affaccia
sul mondo
come un sipario che
apre la scena
Ogni anno rinnova la fiaba
coi suoi personaggi.
Strade dense d’aliti e gelo
pulsano arcaiche emozioni.
C’è aria d’attesa
di dolce, di buono
i bimbi inzuccherati
nei loro rossi vestiti.
Sciami colorati
invadono il cielo
bucando la sua veste grigia.
Nell’immensa corale
si levano all’unisono
parole schiumate.
La dolcezza permea l’aria
abbraccia spenti sorrisi
con la sua mano calda.
Stride una vecchia zampogna
per le strade
ammantate di volti.
Porta il primordiale canto
in ogni cuore
anche quello più affranto.
Tristi malinconie
giacciono sospese
fra livide nubi.
Un vecchio discosta
la tenda dalla finestra
osserva stancamente
la vita che prende forma.
Inaspettatamente
è giunto il Natale!

da Rossella Melotti- (Villa Guardia - CO)
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20101221

Scende la neve sul lago

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(Poesia acrostica)

Sul lago ghiacciato
Cadono candidi fiocchi
Eburneo è lo scenario;
Natale col suo manto
Discende nei cuori
Elevandoli al Signore:

Lontani scampanii
Annunciano la Festa;

Nella misera grotta
Eterno miracolo
Vive l’intimo mistero
E...la pace si rinnova.

Sui prati imbiancati
Ulivi e abeti argentati,
levano i rami al cielo;

Lacustre magica atmosfera
Avvicina gli animi in preghiera:
Giunge il Natale in ogni focolare
Operando i sacri vincoli d’Amore…

da Antonia Migliaresi - (Silvi Marina - TE)
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Luce in noi

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fotografia inviata dall'autore dei versi, Pierangelo Giussani

Nasce dentro me
un soffio di vita
fragile
che giorno per giorno
crescerà
sarà indistruttibile.

Vive dentro te
nel buio profondo
dell'anima tua
qualcosa di grande
che luce darà
ai giorni futuri.

Cresce dentro noi
in quel prato verde
delle nostre speranze
un fiore una voglia
di un mondo diverso
e meno distante...

Prendi se lo vuoi
la mia mano
e canta insieme a me
in questo Natale
che verrà
nonostante il male.

da Pierangelo Giussani - (Cernobbio - CO)
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Natale



Ape dorata
che, ubriaca
di dolce nettare,
ronzi e ti contorci
in strette spirali
nell' anima mia,
sono solo,
disperato.
Ho avuto tutto...
e ho perso tutto .
Anche le mie parole
non hanno eco,
nel deserto desolato
del mio spirito.
Tu, mia principessa,
sei l' ultima rosa;
con me,
la solitudide,
da cui sei lontana.
Fuori piove,
l' acqua
cammina scalza
per le strade,
bagnate dalle
mie lacrime;
guardo in cielo,
ho freddo,
non vedo altro
che la neve
e le stelle,
fisso le stelle,
e vedo te,
non sono piu' solo,
a Natale.

da Gianluigi Saporiti - (CO)
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20101217

Immagini

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Sopra quest’algido dicembre
e’ giunta la sera
chiazzata di stelle.
Vette cangianti
di neve orlate
stagliano il cielo
d’impervie geometrie.
Vestito a festa il lago
sfavilla increspature
damascate d’oro
abbracciando dolcemente
mute terre
quasi sopite.
Danza nella piazza
un’antica giostra
dalle garbate movenze
come una dama d’altri tempi.
Indossa una preziosa veste
di gemme argentate e bianchi merletti.
Nell’aria pungente
cavalca una lontana melodia
sembra la roca ninna nanna di
una vecchia nell’ora del crepuscolo.
Odori d’incenso, cannella e scorze d’arancia
velano l’atmosfera
d’infinite dolcezze
Troneggia il maestoso abete
avvolto nella lucente spirale
di colori accesi.
Lacrime di brina
aggrappate al flebile ramo
osservano taciturne
la magia che si fonde
nell’immenso arcobaleno.
Anche quest’anno
è giunto il Natale.

da Rossella Melotti - (VIlla Guardia - CO)
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Sera di seta

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L'immagine sullo sfondo è dell'autrice dei versi, Luciana Schnyder

Aria gelida
sospesa
stende nuvole
striate di rosa.

Il Duomo
assorto
attende la sera.

Vegliano angeli di pietra
ammantati di neve
in un silenzio di attesa
di preghiera
di mistero.

Al calar delle tenebre
la piazza si accende di Blu stellato
il Teatro s’illumina di un ritratto.
La magia di un cilindro
riempie l’aria di suoni
di violini...
di ricordi.

Lo spartito della fiaba
che ogni anno si rinnova
commuove eterno
lasciando una scia di seta
di sogni
di luce.

da Luciana Schnyder - (Como)
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Auguri

La fotografia del presepe di Laino, è stata inviata dall'Autrice Rosa Maria Corti

Alleluia! Annuncia
Un coro d’angeli
Gesù è nato!
Un augurio voglio fare:
Rifiorisca in tutti i cuori
Il seme della speranza e dell’amore.

Auguri a Luciana e a tutti i poeti di Larioinpoesia
con questo acrostico ispirato a un’immagine de “IL PRESEPE DELLA STELLA DANZANTE”, artisticamente realizzato ogni anno a Laino Intelvi da un gruppo di volontari: Alice, Gianni, Fabio, Alfio, Alfredo, Daniela, Mirko, Vittorio e Susi, che ogni anno sfidano il gelo per regalarci nuove emozioni.

" Gent.ma Luciana,
come forse Lei sa, collaboro stabilmente con la Rivista "Como e dintorni". Sapendola attenta agli eventi/manifestazioni legati a Como e al Lario, ecco alcune informazioni sul Presepe di Laino tratte dall'articolo che ho pubblicato sul numero di Dicembre.
In Valle Intelvi, nell’antico borgo di Laino, dove nacquero rinomati maestri del barocco, quali gli Spazzi, i Frisoni, i Retti, i Quaglio, i Corbellini, i Ferabosco e i Caprani, dal 1997 viene allestito un artistico presepe. Era inevitabile che proprio lì un gruppo di volontari, nove persone, tutte intelvesi, unite più che altro da vincoli di amicizia, si dedicasse alla costruzione di un presepe che è un inno alla creatività. I materiali utilizzati, come muschio, stracci, garza, vetro, cera e legno, sono umili ma il risultato finale è stupefacente. Nel vecchio lavatoio de “La Bolla”, all’inizio della strada per Ponna, fra riflessi micacei, decorative stalattiti di ghiaccio e ventagli d’erbe, angeli danzano in un vortice luminoso, diffondendo un messaggio di pace e un augurio pieno di speranza.
Visitabile dalla mezzanotte di Natale fino al 15 Gennaio.

Ancora Auguri
Rosa Maria"

da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)
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20101216

Per Natale

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Cosa posso donarti per Natale
se già hai il fuoco acceso del tramonto
e i riflessi che vibrano nel lago?

Cosa posso donarti oltre a parole
che sanno d'agrifoglio, a baci colti
sotto rametti dorati di vischio?
.
Cosa posso donarti per Natale?
Ti regalerò tutto il mio amore...
.
da Daniele Riva - (Paderno d'Adda - LC)
.

Ed è...



Gomitoli di fieno
arrossiscono
all’arrivederci del sole.
Ed è pace.

Nel lago, le luci
affondano
sondano il fondo
di melma
depositaria di affondi.
Ed è mistero.

Un quarto di luna
come onda di sottana
si mostra.
Ed è sorpresa.

Nel cielo di ognuno
C’è una stella
Che splende più delle altre.
Ed è speranza.

da Miriam Ballerini - (Appiano Gentile - CO)
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Natale a Lecco


Sono passati i giorni
quando gli zampognari
venivano qui in città
con la canzone dorata
scolpita nei cuori.
Ahimè, oggi si corre
dietro a parole vuote
per vivere
il gesto essenziale dell’apparire.
Solo il lago
bruciato dalle stelle e dalle luminarie
con il suo concerto di onde
-acqua nell’acqua-
torna ad essere
l’emblema dell’amore.


da Giovanni De Simone - (Traona - SO)

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20101213

Per te...

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fotografia di Pierlangelo Giussani


Santa Lucia
che i doni porti
stendi la pace
su queste notti
porta la luce
nei nostri giorni
perchè nel mondo
la gioia torni.

da Pierangelo Giussani - (Cernobbio - CO)
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20101211

Aria di Natale in città

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In questa tersa mattinata, Como
è più che mai sveglia e indaffarata,
tutto attorno alla città murata,
è un via vai di gente, la prima neve,
il mercato con le sue bancarelle,
cappotti pesanti, pacchi regalo,
c’è aria d’attesa in questi giorni in Città,
mettete assieme tutti questi ingredienti,
agitate il tutto, avrete una delle feste
più magiche dell’anno, il santo Natale,
e se questo non basta in piazza Cavour,
mischiatevi ai turisti, guardate la vostra
città, da questo punto di vista,
capirete la fortuna di vivere e godere
della vicinanza del lago,anche se
stanno tentando di nasconderlo,
dietro un muro, tipo Auschwitz.
Imbarcatevi sul primo battello che capita,
fate un bel giro godetevi il golfo,
potrete vedere le ville, il tempio Voltiano.
Lo Stadio un po’ meno bello ma ci vuole
anche quello, gli Idrovolanti,
poi tornando in porto, salite verso Brunate
dalla funivia, godetevi il panorama,
del nostro bel lago, le cime innevate,
tutte le vie di luminarie addobbate.
Poi a sera rientrando a casa vi accorgerete,
della felicità di essere Comaschi che provate.

da Riccardo Avanzi - (Vertemate con Minoprio - CO)
.

20101209

Natale di luce

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A Natale coriandoli di luce
costellano il mietere quotidiano.
Ma è in questo Santo Natale
che ritrovo il Bambino
l’alberello e il presepe
i fiocchi e i balocchi
di un’infanzia perduta.
Negli occhi di una novella cometa
coriandoli di pace si rinnovano
e dal grembo zampillano
fresche perle di vita.

da Paola Mara De Maestri - (Morbegno - SO)
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20101207

Please, come home for Christmas

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C’è stato un tempo in cui ero lontano
- non ti sembra di udire l’Ecclesiaste? -
e alberi di Natale e luminarie
erano delle ferite profonde.
.
Li guardavo tra quei monti innevati,
tra le vetrine adornate di pino,
tra i festoni bordati d’agrifoglio
e mi perdevo nella nostalgia,
ero un naufrago in balia delle onde.
.
Ma anche allora sono ritornato,
come per un miracolo, e la notte
di Natale ero qui, con la speranza
dentro il cuore e la gioia dell’attesa.

da Daniele Riva - (Paderno d'Adda - LC)
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Tris di Haiku e Haisan, per il Natale sul Lario


In questo tris di Haiku e Haisan,
la magia dei giorni che precedono il Natale:


Spolverio improvviso
Spolverio improvviso,
magico, di neve
soffiata sul mio cammino.

Merletti scintillanti
Merletti scintillanti:
fiori e foglie
nella morsa del gelo.

Come una mela
Il rosso al tramonto
come una mela
profuma già di Natale.

da Rosa Maria Corti - (Lenno - CO)
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Un presepe nelle acque del lago

. fotografia inviataci dall'autore dei versi, Pierangelo Giussani

Quante stelle
sulla superficie,
del lago fan corona
al bimbo.
Dentro a quel presepe
intagliato nel legno
che come per magia
nelle acque appare.
Sono qui, fermo
alla balaustra,
affascinato resto
a rimirare...
tutto il luccichio,
potenza dell'Amore
che in ogni famiglia
sa di albergare.

da Pierangelo Giussani (Cernobbio - CO)
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20101206

Ricordo di un presepe

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n.d.r.
Per una volta soltanto, facciamo un'eccezione:
in questo caso particolare, non si tratta di un componimento in versi, ma di un racconto dell'anima, in cui si ricorda con affettività profonda, una Madre ed un Padre... descritti davvero con le maiuscole dell'Amore.
Forse, una descrizione in cui tanti di noi lettori potremo "ritrovare" una parte di noi stessi - riprovando medesime emozioni.)
... Perchè la magìa dei ricordi, a volte può essere anch'essa vera poesia.



"Fino da bambino ho sempre amato costruire il presepe - già alla metà di Novembre io e mio Padre andavano nei boschi sopra il paese di Cavallasca per raccogliere muschio, sassolini, legnetti, pungi topo (Ruscus Aculeatus ) dalle bacche rosse, che mia Madre con tanta pazienza dipingeva di giallo oro, cartone, vecchi giornali, la carta stagnola non doveva mancare, altrimenti addio fiume. Per il laghetto bastava un specchio, tanto cotone per la neve, per il colore bastava quello che mio Padre usava per tinteggiare la casa, poi lui sapientemente, con varie polveri creava tanti tipi di colore. Si iniziava con i giornali bagnati e si costruivano montagne e dune.

Già il giorno della Immacolata tutto doveva essere pronto, un presepe povero, per una casa di contadini, operai.
Avreste dovuto vedere mio Padre con un lapis in mano, dal fondo della nostra grande cucina, come un pittore, controllare da ogni lato la prospettiva, tutto doveva avere il proprio ordine, ma per me era più che perfetto.
Finalmente arrivava il momento degli addobbi, e dei personaggi: qui entrava in scena mia Madre, che dopo varie discussioni con mio Padre, decideva come disporre la casa della Natività, il fiume, il laghetto, e tutti gli altri oggetti che servivano ad addobbare il nostro presepe, tutta soddisfatta la sentivi bisbigliare, questo lo mettiamo qui, quest'altro lì, la casetta dei pastori là, io ridevo nascosto dietro la tenda, nel vedere le varie espressioni di mio Padre, che a secondo, se era d’accordo o meno, scrollava il capo senza parlare.
L’unico mio compito era la deposizione nella mangiatoia del Bambino Gesù la notte della vigilia, finalmente alla sera, luci spente, camino acceso da un lato della cucina, dall’altro il mio presepe illuminato, e cosi fino alla Epifania io dormivo vicino al presepe, fantasticando, di pastori e Magi, mi vedevo come un personaggio all’interno del presepe, il mio Santo Natale cominciava al giorno dell’Immacolata e finiva all’Epifania - regali pochi, fantasia tanta.
Questo però mi fece capire che nelle usanze non ci sono spiegazioni - nel cercare una logica, tu potresti rimanere deluso: devi solo sognare e lasciare che il presepe ti parli.
La silenziosa parola dell’amore e della poesia."

da Riccardo Avanzi - (Vertemate con Minoprio - CO)

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20101205

Natale nella Grotta dei Bulberi

.

Presepe di candide trine
dal vento disegnato sull’onda
nel giorno dai bimbi più ambito
nella grotta lambisce la sponda
seguito da un sommesso vagito

sul lago si espande
delle campane il suono.


Da Piero Pizzi - (Lecco)
.

Avvento

Fotografia inviataci dall'autore dei versi, Pierangelo Giussani


A dicembre qualche cosa
di unico e grande
ci attende
per mostrare la via a me e a te
ed a tutta la gente.
Quell'attesa della vita
che sta per vedere la luce.
Diradare le tenebre
oscure che ognuno
di noi sente dentro
liberarci da quelle paure
che uccidono il mondo
come quella di amare perche sai che non
puoi farlo mai impunemente.

da Pierangelo Giussani - (Cernobbio - CO)
.

20101202

Lario della Natività 2010

.


... I sensi s’invaghiscono
quando la neve scende,
bianche contaminazioni
su quei lembi smeraldini
che penetrano l’acqua,
mentre grappoli di case
tra cipressi e fiori
sembrano stringersi
l’un l’altra,
lucide vecchie comari
parlano sommessamente,
gelose d’arcani segreti...


Nebbia danza libera
tra barche alla fonda,
tenue, imprendibile.
Rosa celeste
all’improvviso sbuca
tra le nubi,
nata da Andromeda
a illuminare il Lario,
quando vagito si fa Messiah
incorniciato da rondini blu.
Corse di ragazzini
intrecciano disegni
quasi colorati graffi
sospesi nell’aria.
Quiete e grandezza dell’anima
dipinge la sera,
in un opaco vento
come quadro di Bruegel...

(Omaggio al comasco Papa Innocenzo XI)


.da Manlio Visintini - (Trieste)
.

Natale in città

.

fotografia inviataci dall'autore dei versi, Pierangelo Giussani

.
Qui tra le luci della città
in una sera di dicembre
nell’aria allegra una musica
intona un canto di Natale.

Visi ai miei occhi s’affollano
li vedo privi d’espressione
senza più gioia vanno su e giù
a prepararsi per il cenone

Ormai è un rituale stupido
fatto soltanto di abitudine
non ha più nulla di magico
se non c'è un alito d'amore.

Intanto lontano, laggiù, in Africa
manca anche l'indispensabile
bambini piccoli che muoiono
di malattie e poi di fame...

E mentre attendono un miracolo
la neve cade sopra di me
le onde del lago adesso cantano
parlano di un'amore che non c'è .
.
da Pierangelo Giussani - (Cernobbio - CO)
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20101130

Aspettando il Natale

. Cernobbio - Fotografia inviataci dall'autore dei versi, Pierangelo Giussani


Fiocchi di neve disegnavano l’aria…
Sullo sfondo l’imbarcadero
sentinella del divenire del tempo
s’ammantava di un candido vestito.

L’acqua del lago pigra e immota
concedeva intermittenti sorrisi
ad ogni fiocco di neve che lieve
accarezzava la sua grigia superficie.

Sorrideva dentro di me il tuo riflesso
mescolandosi alle melodie natalizie,
interrotte a tratti dalle grida dei gabbiani
che sfrecciavano nell’aria in ogni direzione.

Che strano in questo imminente Natale
non desiderare alcun regalo…
che non fosse il tuo dolce sorriso…
che non fosse il tuo sguardo di donna.

E intanto mi cibavo del ricordo di te
in questa tua protratta assenza.
Divorato da un’ insostenibile fame d’amore
che risaliva dalle profondità del mio essere.



da Pierangelo Giussani - (Cernobbio- CO)

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Lontano Natale

.fotografia: Nicola Guarisco - mondolariano
(Como - Via Vitani, luci natalizie)

Giorno di Natale
di tanti anni orsono:
bella la mia bimba
dai grandi occhi azzurri
e con le treccine
che mamma le ha fatto
e bello il mio bimbo
biondo come l’oro,
che guarda stupito
con la sorellina
quei doni attesi
ed ora comparsi,
pronti da toccare.
Giorno di Natale
che mi vive in cuore
con tanta nostalgia..



da Emilio Montorfano - (Milano)

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20100115

Gennaio 2010

. fotografia: Franco Alessandro Cavalleri


Gelida e lieve
scende dal cielo
la bianca neve,

come d'incanto
il mondo tace.


Tutto rinasce
immacolato
senza dolore,
senza passato

ora incomincia
un'altra era.


Vanno leggeri
questi pensieri
verso l'ignoto
nel nuovo anno.

da Enrico Bonfanti - (San Fermo della Battaglia - CO)

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20100106

Epifania comasca

.
la Befana arriva "in volo" al Broletto - fotografia tratta dal sito del quotidiano "La Provincia di Como" (autore: C.Pozzoni) -



“Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Nel vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.” (Vangelo Mt 2, 6-12)



Nato è Gesù, in Betlemme di Giudea
ed ecco giunti gli evangelici RE MAGI
e i loro doni, fino alla mistica Capanna.

Al religioso richiamo, segue poi
la più pagana, ma assai tradizionale
(e più golosa) ricorrenza...

...ed ecco quindi la BEFANA
che traversando colline valli e mari,
sino al Lario puntualmente arriva.

Le calze rotte e la fidata scopa,
Il grosso sacco di dolciumi in spalla
vola al Broletto, traversando Piazza Duomo.

Accorrono, naso all’aria e incuriositi
i bimbi lariani che l’attendono ansiosi:
TUTTI ALLA FESTOSA "CITTA' DEI BALOCCHI"!


© Luciana Bianchi Cavalleri
.


n.d.r. La Befana è giunta
nel pomeriggio del 6 gennaio a Como, in Piazza Duomo
,
grazie all'iniziativa di "Como Città dei Balocchi".
Per informazioni, cliccare il sito dell'Associazione, oppure:.
Consorzio Como Turistica - Tel: 031.26.89.89
.

.

20091230

Lario

.



Lario
ti respiro a fondo questa sera
capodanno in festa e fuochi in acqua
mentre il tuo silenzio è già POESIA.


da Cristiano Cavallin - (Lecco)

Link al sito personale

.

20091228

2010

.


365 giorni
ho legato ad una pietra
e l’ho buttata nel lago
custode dei miei ricordi.

Il brusio delle onde
mi ha regalato
la sua prima poesia.

A volo radente
un airone vestito d’azzurro
lascia cadere dal suo becco
un’alborella di luce
grida l’augurio
per un anno di gioia e d’amore
e s’alza sempre più in alto. Scompare.

Il sole si stiracchia
sul paese ancora addormentato.

da Giovanni De Simone - (Traona -SO)

.

Lo scrittore

.


Lo scrittore ha fissato
nelle pagine del libro
che chiamiamo Tempo,
i giorni di un anno ormai finito
e a Capodanno si riappresta
a proseguire il suo romanzo.

Si stringe infreddolito nel cappotto
e osserva il Lago, che vive
la sua quiete senza affanno.

Non riesce nell’intento
di catturare l’emozione,
la penna resta sospesa
come bruma mattutina
che fatica a dissiparsi
e un senso di pace lo pervade.


da Roberta Biaggi - (Legnano - MI)

.

L'ultimo tramonto

.


S’indora di sereno sole stasera
l’orizzonte: in rossori abbagliati
sfuma al promontorio, si distende.

Il tempo andato svapora e si dissolve
- capodanno appare languido, tra l’onde -

(Idonea chiusura di proscenio, con inchino)


Luciana Bianchi Cavalleri


.

20091227

Il pettirosso



I.

31 dicembre

L'ultimo giorno dell'anno c'è ghiaccio,
il tempo sembra volersi fermare
incrostandosi a quelle pietre fredde.

Il pettirosso saltella tra l'erba
con il suo giustacuore colorato
Resta nell'aria quel suo lieve volo
come un augurio pieno di speranza
per l'anno nuovo che sta per venire.


II.

1° gennaio

Il primo giorno dell'anno si annuncia
con un'alba dorata alla finestra
come uno squillo argentino di tromba.

Disegna tacche sulle tende quasi
a indicare il suo tempo ancora bianco,
le trecentosessantacinque pagine
da riempire come un album o un diario.

Il pettirosso saltella tra l'erba.


da Daniele Riva - (Lecco)

.

20091223

Angiul del Signuur

.
Erba (CO) - Sant'Eufemia, sotto la neve



Angiul del Signuur
Guardian e prutetuur
Dam lùùs in del mè scùùr

Ai debulezz pruveed
Sustegnum ‘n di pagùùr
Rinforzum nel mè créed
Che t’ha mandàa del Ciel
La Santa Cumpassion

Angiul del Signuur
Indrizzum so la via
Per ritruvà l’Amuur
La Feed, e così Sia.

(Rosanna Pirovano)


Ed ecco la versione in lingua italiana:

Angelo del Signore
Guardiano e protettore
Dai luce al mio buio

Provvedi alle debolezze
Sostienimi nei momenti di paura
Rafforzami nel mio credere
Che ti ha mandato dal Cielo
La Santa Compassione.

Angelo del Signore
Indirizzami sulla via
Per ritrovare l'Amore
la Fede e così sia.



da Rosanna Pirovano - (Erba -CO)

.

Ogni Natale

.



Luci sui balconi
rinnovano la malinconia
del Natale che si affaccia
...con ricordi felici
- per la festa più attesa dell'anno -
chi ritorna bambino,
ma dalla lacrima dolce
che ha lasciato alle spalle il cammino.

da Daniela Benaglia - (Paré - CO)

.

20091219

Emanuele, anche qui - sul Lario

.
Pro Loco di Colonno -(CO), esposizione del presepe (vedi altre immagini, collegandoti al sito)


Ardeva l'infinito
in miliardi di stelle,
guardava ad una grotta
nei pressi di Betlemme.
Attendeva la notte,
sulla scia d'una cometa,
evanescente e bianca
tra la gola dei monti,
il canto d' un vagito.
Di caligine luminosissima
fioriva l' universo.

Esultava una madre,
dal travaglio provata,
stringendo a sé l'Eterno,
e in Esso rallegrava
perché le sue fattezze
trovava a sé sembianti:
"Questo bambino è Dio,
eppure mi somiglia,
miei i suoi occhi,
persino la boccuccia
e l'esile manina
ed il piedino è mio,
eppure è Iddio!"
E indissolubile,
in amorosi sensi,
un vincolo tesseva.
Giammai ebbe donna,
in sì mirabil modo,
tutto per sé il suo Dio.

Ardeva l' infinito
in miliardi di stelle,
di esse la più bella,
sin dal lontano Oriente,
in groppa al suo cammello,
avvolto nel mantello,
d' un re segnò la via:
cercava Agarthha,
portava ad una grotta
nei pressi di Betlemme,
ov' era dei re il Re.

Errava un pastore,
col suo greve gregge:
cercava l' Essenziale.
Eccolo,è in fasce,
tra un bue e l'asinello,
e sull' usato viso,
dal logorio provato,
si condensò l'immenso.

Ardeva l' infinito
in miliardi di stelle...

da Anna Cervone - (Marigliano - NA)

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20091218

"Un Natale felice" - anche a Como e sul Lario

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Como, Via Fiammenghino - stelle natalizie


Quando Nelle notti buie
dove neppure la luna
attraversa il cielo
e il cuore degli uomini
in tutto il mondo
si accende una Stella
e illumina
una terra di zolle fiorite
bianche, gialle, nere,
dove intensa esplode
l'eternità

Io lo so
ESISTE un felice Natale
e si rinnova ogni giorno.


da Sandrino Aquilani - (Cura di Vetralla - VT)

link al sito personale dell'Autore:
Sandrino Aquilani

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La stella cometa

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Como, Piazza Duomo. Presepe vivente 2004. Figuranti e componenti del coro. (Quest'anno, la rappresentazione si svolgerà domenica 20 dicembre. Per ulteriori informazioni visitare il sito web degli organizzatori.)



Tenue il bagliore
buca le spesse tende accampate.

Veloce come un lampo
s’infila nelle ciminiere delle fabbriche abbandonate.

Volteggia scintillante sopra i tetti
spia dalle finestre, bussa alle porte lievi tocchi.

Balzano i bambini dai letti,
in pigiama, ancora sognanti, stropicciano gli occhi.

Le strade si popolano
accorrono folle di operai disoccupati
famiglie intere diseredate.

A migliaia giungono
i terremotati, gli abbandonati, gli emarginati.

Con sguardo ansioso
cercano la stella, seguono le luminose strisce
affrettano il passo.

Muta una preghiera sussurrano
questa notte la speranza alleggerisce i cuori.

Piano, le voci, si uniscono in cori.


da Danila Zaninelli - (Proserpio - CO)

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Como cosa mi dici ora ch'è ormai Natale

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immagine tratta dal sito web
"Como Città dei Balocchi 2009 - XVI edizione"



Como cosa mi dici
Ora ch'è ormai Natale
Brilli Ricca di luci

Il lago imprigionato
Da un muro di cemento
Cresce in codesto cuore
La rabbia e lo scontento

Auto sui marciapiedi
Disordine e sporcizia
E questa ormai la nostra
Atmosfera natalizia.

Donne con la pelliccia
E poveri barboni,
Como Natale bel che
Siamo tutti piu buoni.

In giro per la strada
Ci son gli zampognari
Povere melodie fra mille
Cellulari che fanno risuonare
Le suonerie loro.

Chissa se il buon Gesù
Scender giu dovesse
In questa bella Como
Il giorno di Natale
Magari dentro al Duomo

Forse Lui ci direbbe
Che oltre ai soldi e al lusso
Ancora esiste l'uomo.

da Enrico Bonfanti - (San Fermo della Battaglia - CO)

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20091215

Evergreen Christmas: il "nostro" albero di Natale

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Di luci e decori vestito,
sul far della sera là in sala,
s’illumina ancora una volta
il ‘nostro’ abete familiare.

Appeso ai rami, ciascun anno brilla e riluce
- ogni Natale, è 'ritrovato' ed esposto -
E ripensiamo allora a tutti quei trascorsi incanti:
ai riflessi ed ai tepori, di giorni ormai lontani.

Una boccia, un angioletto o un fiocco:
ed ogni anno, una diversa aggiunta si racconta
per far rivivere nella consueta magìa, come in un sogno,
accanto al Natale d'oggi, le immagini ancor vive nei ricordi.

E' il burattino dell'infanzia con il soldatino,
il fiocco di quel tal pacchetto, il puffo
accanto all'orso bianco e alle decorazioni
in pannolenci, in legno o lana, in ferro...

Ogni colore è una miriade d’affetti:
accanto al presepe e vicini alla Capanna
rinascono così tanti Natali, ai nostri cuori.



Luciana Bianchi Cavalleri


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20091213

I blog di comoinpoesia ospiti a "Zerotreuno" di Espansione TV

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mercoledì 9 dicembre
alle ore 20.45 (ed in replica, sabato 12 dicembre stessa ora),


comoinpoesia - larioinpoesia
ed il nuovo BLOG "Il Natale di Como e del Lario in poesia"
sono stati ospiti della rubrica televisiva serale "ZEROTREUNO" di ESPANSIONE TV, condotta da Dolores Longhi.

Ringraziamo per il gentile invito
Claudia Fasola
e la Redazione di Espansione TV
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20091212

...INVIATE LA VOSTRA POESIA!



Inviateci per la pubblicazione immediata in rete
la VOSTRA POESIA NATALIZIA,
scritta o ambientata sul territorio lariano

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Il gusto vero del vivere

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fotografia: Franco Alessandro Cavalleri


Da “quel ramo del lago di Como,
che volge a mezzogiorno,
tra due catene non interrotte di monti”,

le boschive colline sempreverdi
ingannano il mio cuore, che invano
ricerca l’eterna Primavera.
Verso valle invece, le foglie morte
degli alberi decidui, come coriandoli
sono ritornate alla terra
e l’aria è odorosa di humus.

La sera giunge presto,
il solstizio d’inverno è ladro di luce;
riecheggiano nel vento di tramontana
le dolci melodie dei suonatori di zampogna,
mentre mi attardo, vicino alla riva,
a parlare con Dio.

Vorrei solo un paio d’ali questo Natale
- altro non chiedo -
per volare libera come gabbiano di lago,
cogliere dall’alto le sfumature più lievi

assaporando, dal calice della Vita,
il gusto vero del vivere.


da Roberta Biaggi - (Legnano - MI)

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20091208

Arriva Natale

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Como, Via Garibaldi - auguri natalizi nella vetrina di una cartoleria


Novembre volge alla fine
e nell’aria pungente
già profuma il Natale.
il paese si veste di bianco rosso verde giallo
e s’accende di barbagli artificiali
la piazza ferve per il presepe
(sempre lo stesso)
nelle strade
freddi riflessi di vetrine addobbate
voci immagini suoni e canti
(dove sono le zampogne)
s’odono dalle case
e...
si prepara la tasca.
pronti via
si corre per la pancia e i desideri
e per il cuore?
il fumo di una promessa
-bruciata nell’indifferenza-
quella di ogni anno: più bontà e più carità.
l’anima allora pigola tra speranze e ricordi
e si tuffa nell’acqua cheta del lago
dove cerchi di luce
alzano al cielo
la loro preghiera d’amore.
l’eco sepolta si desta
e gioia antica muove il cuore
dai pini
arriva sincero il Natale.

da Giovanni De Simone - (Traona -SO)

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Nascita (Varenna)

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Improvvisamente
sbuca una barca
dalla foschia,
come una nascita.
Il pescatore
spinge sui remi
e butta
avanti i pensieri.
Figlia del Natale
questa mattina d'ombra.
In attesa
di tutte le barche del mondo.

da Aldo Sangalli - (Brugherio - MB)

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20091207

E' passato qui

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E' passato qui
Avvolto in un candore
Orme nude sulla prima neve del Legnone

Dentro ogni anima, per il tempo di un sorriso
Attimo di assoluta infinità
Luce radente di un ametista

Quell'uomo stanco è passato qui
Per raccogliere sospiri come ranuncoli nel prato
Fardelli da piegare spalle di un mugnaio

Lo capisco da quello che mi ha donato:
Pace, tranquillità e nulla piu'

.
Forse è quella scia d'onda che punta la Comacina
Forse è l'urlo della Breva
Forse è dentro la Poiana che domina lassù

Ho visto oceani dentro i suoi occhi
Cervi correre con felicità
Sorrisi rispondere a sorrisi

Non vorrei scambiar mai niente con quello ho
Non è brenta di materia, ne rigurgito ambizioso
Semplicemente niente da mostrare,semplicemente l'immensità

Mi sento nudo davanti a ciò
Tutti dovremmo
Vestiti solo di quello che si è e non di quello che è

Quell'uomo di Nazareth è passato qui
Continuerà a farlo, anche se invocato solo e spesso dalla necessità
Succederà, ancora succederà

Lo capisco da quello che mi ha donato:
Pace, tranquillità e nulla piu'


da Tom Corengia (Core) - (Como)

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20091202

Neve

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fotografia: Nicola Guarisco - mondolariano
(Como - passeggiata di Villa Olmo)




Sbuffo al candore che mi avvolge,
rincorrendo i riflessi nel dispetto di un cielo stralunato:
è la forza del germoglio più nascosto
sotto la coltre, nel miscuglio di voci
o nell'incredibile follia delle allucinazioni.
Abbaglia, bianca nelle sue ascese contro il tempo,
attraverso un confine che traspare
tra i fiocchi vertiginosi e lenti,
tra le moine aguzzate dal mistero di un silenzio
che si ripete, attutito e stanco,
sino alla parola ghiacciata,
che insinua la riva tra brevi golfi e rapide
insenature, tra le rocce ed il verde.
Non c'è misura nella tenera armonia
che scrive solitaria.
Quasi dolcissima amante del nulla
intesse mille volte il disegno distratto
della mia incertezza.
Tra i rintocchi delle apparizioni
ecco le meraviglie di una stella cometa
racchiudere speranza ed illusioni
per un tempo fuori dagli abissi.

da Antonio Spagnuolo - (Napoli)
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n.d.r. : la poesia "Neve" era già stata precedentemente pubblicata in rete su "larioinpoesia"
in data 9 dicembre 2008
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20091201



1 DICEMBRE 2009

Inauguriamo oggi il nuovo blog natalizio lariano,
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ringraziando gli Amici Autori che hanno partecipato all'iniziativa
ed invitando i nostri lettori a contribuire personalmente
inviando anch'essi i loro versi ambientati o scritti sul Lario.
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Il ciondolo

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Como - luci natalizie in Via Odescalchi


Un sole malato di inverno
brilla sulle increspature del lago;
la leggera brezza dissolve la bruma.
Il Lario sembra in attesa
di vestirsi a festa. Il lieve sciabordio
ricorda il sussurro di un rosario.

Là in fondo, le vetrine
accecano i passanti con luci intermittenti
e l’albero in piazza è già pronto
ad accogliere il Natale e il Vin Brulè.

Io non ci sarò, Lario caro…
Sarò nella mia città, la Notte Santa
con le strade d’asfalto, il chiasso,
i tram, la frenesia e i finti colori.

Negli occhi l’immagine delle tue cime innevate,
che in te si rispecchiano vanitose
e nella tasca un piccolo dono:
un ciondolo di lapislazzulo con i tuoi colori, da scartare
sotto il mio caro vecchio finto abete,
simbolo pagano del rinnovarsi della vita.

da Roberta Biaggi - (Legnano - MI)
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